Alok Jha, Manuale dell’apocalisse: Cinquanta ipotesi sulla fine del mondo

Ho acquistato questo saggio per tre motivi: 1) L’argomento mi affascina fin da bambino (ho letto tutta l’Apocalisse di Giovanni che ero ancora alle medie); 2) Mi sono fidato della casa editrice, la Bolati Boringhieri; 3) Mi è stato gentilmente offerto da Amazon a 99 centesimi, e questo è forse il motivo principale.
Nonostante l’eccessiva enfasi posta nelle tante possibilità di sventura che potrebbero sconquassare questo sfortunato pianeta, il saggio rimane ben confinato entro una certa plausibilità scientifica, per cui non si ha anche fare, nel corso della lettura, con profezie Maya, Nostradamus, liste di papi e quant’altro.
Ma se è vero che non ci si discosta mai dal sentiero tracciato entro i suddetti steccati scientifici, la superficialità con la quale vengono esposte le cinquanta ipotesi catastrofiche è spesso a livelli da scuola elementare. E l’autore non è ne spiritoso, ne acuto.
Si tratta sostanzialmente di una lettura tremendamente noiosa, e non vale la pena spendere altre parole. Non compratelo, a meno che non ve lo ripropongano a pochi euro e avete la fissa per i manuali escatologici.

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