E venne il giorno dell'iPhone 3G

Diciamo subito che alla fine, dopo tutte le ipotesi, le illazioni, gli auspici e via discorrendo, l’iPhone 3G è semplicemente un iPhone con… connettività 3G, appunto. Niente dimensioni inferiori (anzi, qualche millimetro in più nei tre assi per telefonino.net e il peso praticamente invariato), niente sensore fotografico per le videochiamate (nonostante il sito Cellulari.it in un articolo notturno scriva “effettuare videochiamate sarà un gioco da ragazzi”) ne tanto meno fotocamra da 5 mpx. Niente schermo con risoluzione maggiore, niente colori alternativi (a parte il nuovo bianco mac style). Niente versione da 32 Gb, che comunque ipotizziamo arriverà presto.
C’è il GPS. Finalmente, hanno esclamato in molti. Tuttavia manca un software che lo supporti appieno. Al momento lo si può sfruttare con google maps, ma rimane da chiarire se prima o poi lo potremmo utilizzare come un navigatore vero e proprio.
Insomma, niente di sensazionale. L’iPhone rimane l’iPhone: la migliore innovazione prodotta nel campo della telefonia cellulare degli ultimi anni. Con in più connettività 3G (e tutti sanno quanto già il melafonino prima versione superasse i rivali in fatto di browsing e navigazione in internet) e alcune funzioni 3G utili ma non rivoluzionarie. E, dimenticavamo, con il supporto per Microsoft Exchange Ative Sync (strizzatina d’occhio al mondo business).
Forse qualcosa di interessante potremmo vederla a livello di software sviluppato da terzi. In effetti buona parte dell’dell’Apple Worldwide Developers Conference è stata dedicata proprio all’SDK (Software Development Kit) e ai nuovi programmi e giochi sviluppati per l’iPhone.
Infine i prezzi. Si parla di un prezzo di 199 dollari per la versione 8 Giga e 299 dollari per quella da 16 Giga. Ma si tratta di prezzi “sovvenzionati”, ossia legati alla sottoscrizione di qualche contratto di durata fissa. Rimangono comunque dei prezzi interessanti.
L’iPhone verrà lanciato in contemporanea mondiale, Italia compresa, l’11 luglio. Attendiamo a questo punto le dichiarazioni ufficiali di Tim e Vodafone.

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