Archivi tag: Juventus

Juve: più decisa su Nainggolan!

radja nainggolanLeggi l’aggiornamento a fine articolo…
Un po’ come tutti, in passato ho preso incredibili cantonate su calciatori che mi parevano fenomeni e si sono invece rivelati dei flop colossali. Due su tutti: Krasic e O’Neal.
Il primo l’avevo visto qualche volta all’opera in Europa e con la sua nazionale, e mi ero guardato un bel po’ di filmati sul tubo. Una forza della natura! Memore dei miei del tutto deficitari trascorsi sul campo, dove praticamente col pallone ci sapevo fare poco, ma sull’allungo nessuno riusciva a starmi dietro, avevo associato la figura di Krasic all’idea romantica del calciatore velocissimo che sgroppa come un cavallo ed entra in porta alla velocità del suono. Krasic questo in effetti lo faceva molto bene, ma una volta che i difensori italiani hanno capito come bloccarlo, la furia bionda s’è rivelata per quello che è: un velocista senza fondamentali.
Delusione n. 2: Ryan O’Neal. Lui i fondamentali ce li aveva eccome, era forse un po’ lento ma aveva senso del gol, crossava in modo divino, aveva un dribling niente male e riusciva a trascinare il Cagliari in imprese memorabili. Poi è arrivato alla Juve e misteriosamente s’è eclissato. Anni dopo sono emerse quelle che purtroppo sono le sue debolezze, che con il pallone hanno poco a che fare…
Per questi due giocatori avrei scommesso un arto… stessa cosa che farei oggi per Nainggolan.
Krasic e O’Neal furono delusioni cocenti, e non è escluso che lo possa essere anche Nainggolan, ma da quello che gli ho visto fare mi sembra un vero campione. Ha classe, tecnica, grinta, visione del gioco, recupera palloni e ogni tanto segna. Una via di mezzo tra Pogba e Vidal, molto più vicino a quest’ultimo tatuaggi compresi (molto diverso invece da Pirlo, che è unico e non ci sono Xabi Alonso che tengano).
E’ vero che il centrocampo è il reparto più completo della squadra bianconera, e a turno un po’ tutti dovrebbero fare panchina se arrivasse il n. 4 cagliaritano. Però Nainggolan pare uno di quei calciatori capace di rafforzare, e non di poco, le avversarie. E poi, rendiamoci conto di una cosa: tutte le big europee si permettono di tenere in panchina fior fior di giocatori. Per rimanere tra i centrocampisti, ad esempio, Mascherano fa panchina nel Barcellona. Non parliamo di Real e PSG.
Purtroppo non si può avere una squadra di fenomeni e una panchina di seconde o terze scelte, altrimenti si vince lo scudetto ma si esce al primo turno di champion. Contro il Copenaghen, partita che avremmo dovuto sbloccare in mezzo secondo, sono entrati dalla panchina De Ceglie, Isla e Giovinco, e in campo c’era Peluso. Se avessimo fatto entrare un Di Maria, un (appunto) Nainggolan (dando più libertà in zona gol a Pogba e Vidal) o un Kolarov, magari le cose si sarebbero messe facilmente per il verso giusto.
La Juve DEVE bloccare Nainggolan per la prossima stagione, se ha intenzione di puntare il tutto e per tutto sulla Champion, dando un giocatore e/o cash a Cellino ora. Oppure lo prenda oggi se vuole tentare il mini triplete (ma non credo ci siano fondi sufficienti). Altrimenti lo prenderà la Roma, che diventerà in tal modo molto più forte e quadrata. Se invece lo acquisterà una tra Inter o Milan, per le due milanesi cambierà poco. Potranno racimolare qualche punto ma ormai il loro campionato è compromesso. Definitivamente 🙂

Aggiornamento del 08.01.2014
Come volevasi dimostrare, Nainggolan l’ha preso la Roma, l’unica squadra che ne trarrà sicuro beneficio, anche in classifica, credo.
Loro si rafforzano, non poco, noi rimaniamo così. Se ora la differenza di valori vale 8 punti, può d’arsi che con Nainggolan il divario possa assottigliarsi, anche se avrebbero bisogno di una punta meno discontinua che la mette dentro con regolarità. Va bene lo stesso, comunque. Vedremo cosa accadrà…

Inventarsi un rigore

Cesari, ex arbitro e moviolista fininvest, ha pensato bene di dire che una palla una palla vagante in area, che arriva da dietro, dall’alto verso il basso, che ti sfiora l’ungihia del dito medio della mano destra, senza deviare la sua traiettoria, mentre i due giocatori si ostacolano braccio contro braccio… tutto questo secondo lui è rigore, roba che perfino Aldo Serena e Bernardo Corradi si sono messi a ridere. Cesari: mettiti gli occhiali!!!

Quando Moratti vede “cose strane”

Provate a fare una ricerca su google. Massimo Moratti ha fatto riferimento decine di volte al fatto che, secondo lui, nel campionato di calcio “accadono cose strane”. Il che è anche vero. Ieri ad esempio Cambiasso si è beccato una sola giornata per un fallo indecente su Giovinco. È vero che si è scusato, ma questo è il minimo. Quel fallo, del tutto immotivato, meritava parecchie giornate di squalifica.
Invece di giornate di squalifica ne ha presa una soltanto. Questa è una cosa veramente strana.
Sono sicuro che dietro non ci sia nessun tipo di complotto, ma soltanto il solito buonismo verso l’Inter. Per dirla con quello che è ormai diventato un luogo comune, se il fallo l’avesse commesso un calciatore della Juve, la stampa sarebbe insorta e le grida invocanti giustizia si sarebbero sentite per l’intero globo terraqueo. E la squalifica, tanto per cambiare, sarebbe stata esemplare.
All’andata, pur vincendo a Torino, Moratti ebbe modo di lamentarsi, facendo riferimento alle solite “cose strane” riguardo la mancata espulsione di Lichsteiner, già ammonito, per un fallo commesso sul finire del primo tempo. Ci pensò Conte, senza fare troppo rumore, a “squalificare” lo svizzero relegandolo in panchina per qualche partita. Chissà perché questa volta non parla di “cose strane”.
Ma noi Juventini ci siamo abituati. Queste cose sono sempre successe e sempre accadranno. E poi qualche volta è perfino piacevole avere a che fare con la frustrazione altrui.

Juventus: la cessione dolorosa

Sono in molti quelli che in questi giorni formulano la seguente ipotesi: nella prossima sessione estiva di calcio mercato la Juve si priverà di un big, e reinvestirà la cifra sull’agognato top player.
Ora, l’unico Big che realmente interessa ai top club europei, l’unico per i quali sono disposti a pagare cifre che vadano oltre i 30 milioni di €, è Arturo Vidal.
Faccio alcune considerazioni.
1) Vidal è uno dei più forti “recuperatori di palloni” (un tempo di chiamavano incontristi) al mondo. In Italia non c’è ne uno che possa vantare le sue medie, e probabilmente neanche in Europa.
2) Vidal garantisce una decina di gol a stagione, se non di più
3) È giovane e fisicamente al massimo.
4) Ogni tanto tira fuori dal cilindro giocate da fuoriclasse, gli capita di saltare l’uomo e creare superiorità numerica e anche nelle verticalizzazioni, spesso, indovina il passaggio giusto.
5) Rispetto ai palloni recuperati non becca neanche troppi cartellini gialli.
6) Spreca tantissime energie, quindi ogni tanto gli capita di fare qualche partita sottotono.
Vale la pena privarsi di un Vidal per 35 milioni di €? La cifra è importante, quindi si, se riusciamo a sostituirlo con qualcuno che possa raccoglierne l’eredità (in questa sede preferisco evitare sentimentalismi vari). Questo qualcuno non può essere Paul Pogba. Il francese e senza dubbio ottimo giocatore ma non garantisce lo stesso filtro a centrocampo del cileno, può garantire lo stesso quantitativo di gol, ma non la stessa continuità di rendimento. Non dimentichiamo che ha 19 anni.
Per me l’unico giocatore che al momento può non far rimpiangere Vidal (non del tutto, anche se rimane distante) è Najngolan del Cagliari. Quest’ultimo purtroppo segna molto poco, ma ha eleganza, dinamismo, continuità di rendimento, personalità e soprattutto recupera palloni, correndo da inizio a fine partita. Però Cellino i sui talenti non li regala, ed è facile pensare che per l’indo/belga non chieda meno di 18 milioni di € (potrebbe scendere a 15, ma non ci scommetterei troppo).
Quindi, facendo due calcoli, dell’ipotetica cessione di Vidal a 35 milioni di €, avanzerebbero una ventina di milioni da spendere in un ipotetico top player. L’unico accessibile a quella cifra e Ibrahimovic. E qui casca l’asino. O la Juve si rassegna a rivedere la sua politica sugli ingaggi* o gente di quel livello dalle nostre parti non ne vedremo mai più.
Oppure Jovetic, che è un top player in Italia, ma diciamoci la verità: al momento non vale molto di più di un Mutu dei tempi d’oro.
Cavani sarebbe il massimo, ma dove li troviamo i 45 milioni di differenza?
Ho paura che in estate vedremo la Juve privarsi non di uno, ma di due campioni. Uno è Vidal, quasi certo, l’altro potrebbe essere Chiellini, oppure Marchisio (più difficile). A quel punto si potrà fare un tentativo per Cavani, sperare in un’ulteriore maturazione di Caceres e provare a non pagare troppo un Ogbonna, ma rinunciare probabilmente a Najngolan. Qualcosina dovremmo ricavare dalle cessioni di Quagliarella (è chiaro che la sua avventura juventina è quasi al termine), dalla risoluzione di qualche comproprietà (Gabbiadini?), e spiccioli vari dalla fine del contratto di Iaquinta e da altre operazioni minori.
Vedremo come andrà a finire.

*La politica sugli ingaggi della Juve è ottima, ma fa a pugni con le ambizioni da top club europeo. Probabilmente dovremmo rassegnarci a diventare una fucina ti talenti da vendere al milgior offerente per rifinanziare l’acquisto di ottimi giocatori, buoni per vincere il campionato il italiano, ma senza troppe ambizioni europee. Il Moggi dei tempi d’oro in queste cose era maestro inavvicinabile. La Juve aveva ottimi giocatori, ogni tanto era costretta a venderne qualcuno (come Vieri e Zidane, purtroppo), ma con questi riusciva a prendere fior di campioni e a garantirgli un ingaggio da Top Club europeo. Mantenendo il bilancio in attivo (cosa che al Milan non è mai riuscita, e non parliamo neanche dell’Inter). Quei tempi sono passati, forse definitivamente. Facciamocene una ragione.

Dovete rispettare la Juve!

Adesso basta. Non se ne può più di queste mezze figure che scaricano le proprie frustrazioni, le proprie incompetenze e le proprie incapacità contro la Juve. Ma, cosa ancor più grave, è diventato intollerabile il comportamento di chi, temendo l’impopolarità o peggio la contestazione dei propri tifosi, coltiva fomenta e aizza la propria tifoseria contro la i colori bianconeri, contro il suo allenatore, i suoi giocatori e il suo presidente.
Cagliari non ha uno stadio? Colpa della Juve.
Il Napoli viene penalizzato per una vicenda di calcio scommesse? Colpa della Juve.
L’Inter perde terreno contro squadre di mezza classifica? Colpa della Juve.
E i tifosi, quelli della peggior specie, abboccano e rigurgitano odio, sospinti e sorretti da presidenti irresponsabili, allenatori arroganti e egocentrici, dirigenti con la coda di paglia.
Se ci fossero veramente una federazione seria e una giustizia sportiva che funziona, le esternazioni di certi presidenti meriterebbero una sanzione severa, una squalifica esemplare. Ma non perché dirette contro la Juve. Semplicemente perché antisportive e schifosamente in malafede.

Non se ne può più

Sfido chiunque, CHIUNQUE, ad affermare che il sottoscritto non sia un tifoso imparziale ed equilibrato. Anzi, la definizione di tifoso neanche mi piace, se è per questo. Io tifo per la Juve, ma non mi definisco un tifoso. E non mi piace neanche stare li a sprecare termini come fede, amore, passione, ecc.
Detto questo (per quella 1 o 2 persone che leggeranno questo articolo), mi sono veramente stancato di continuare a leggere e sentire i piagnistei dei tifosi interisti, di Capitan Zanetti, di Moratti e, assurdo, dei tifosi del Napoli, che protestando e insultando (e dominando, come dice il loro allenatore), sono scivolati al terzo posto.
Basta! Avete vinto (rivolto agli interisti, ovvio, il napoli s’è scottato col toro)? E allora godetevi la vittoria, caz…mer…porc…….. cavolo!
Sospetti? pensate ci sia qualcosa sotto? Secondo voi se l’arbitro voleva far vincere la Juve, vi fischiava quel rigore che neanche mio figlio di sette anni sarebbe caduto così? Secondo voi lasciava Cambiasso in campo dopo quell’entrata a fare male? Se c’è un disegno, allora lo si rispetta. Altrimenti è come la penso io: gli arbitri subiscono un’incredibile pressione mediatica, e sbagliano di conseguenza. Gli arbitri non sono tranquilli, dal gol di Muntari in poi.
Non è che prima non sbagliassero (dal dopo Moggi in poi, intendo). L’anno scorso la Juve in casa ha vinto proprio contro l’Inter nonostante un rigore grande quanto una casa non concesso a Marchisio, tra l’altro con fallo da ultimo uomo. Bene: la Juve ha vinto e festeggiato, e si è completamente dimenticata di quell’episodio, mettendolo giustamente da parte.
L’Inter no, deve recriminare, sospettare, rompere le palle! (e passatemela, va’).
L’Inter non sa ne perdere, ne vincere. Questo è chiaro. Però basta, vi prego, basta, e godetevi sta’ cavolo di vittoria, eccheccaz!!!

Il silenzio mettilo a casa tua.

Così dicevamo da bambini quando, durante una discussione, qualcuno tirava fuori la solita frase: “Ma stai zitto!”.
“Bello!”, di solito era la risposta, “Il silenzio mettilo a casa tua, che qui non sei nessuno”, con infinite variazioni sul tema, soprattutto per quanto riguarda il “Bello!”, che solitamente diventava “Ciccio!”, o qualche altro appellativo dialettale, speso declinato in un epiteto non proprio da educanda.
Ecco, l'”Allegro ma non troppo” di casa rossonera è da un po’ di tempo che provoca. Provoca pesantemente, intimando il silenzio agli avversari manco fossero dei bambini.
Il silenzio, caro “Allegro ma non troppo”, mettilo a casa tua. Con stile, possibilmente, visto che ti vanti di averne piu’ degli altri.
La Juve, è vero, quest’anno si è lamentata degli arbitraggi. E ne avrebbe ben donde. Ieri, pur vincendo tre a zero, ci sarebbe da ridire su un fuorigioco di Vucinic, che poi segna inutilmente, e su atterramento in area di Borriello.
Conte e Marotta, tuttavia, non hanno mai tirato in ballo gli avversari. Li hanno sempre rispettati. Hanno invece sottolineato, e possiamo discutere se abbiano fatto bene o male, il fatto che un arbitro, prima di concedere qualcosa alla Juve, nel dubbio le fischia contro.
Ma questo all'”Allegro ma non troppo” evidentemente da fastidio. Sa un po’ di coda di paglia, se vogliamo.
Non sono soddisfatti degli arbitraggi? Si lamentino pure, come sempre hanno fatto, traendone puntualmente enormi benefici.
Ma il silenzio lo mettano a casa loro.
Grazie.

Quattro domande ai giornalisti sportivi (e altri addetti ai lavori).

In questi giorni si sta facendo un gran parlare del gol annullato a Muntari, ed è evidente, seppur con poche eccezioni, che i media si siano schierati in favore del Milan, defraudato da un vittoria per loro sicura.
Io non sono nessuno e non conto niente, tuttavia mi piacerebbe rivolgere queste domane a tutti coloro abbiano preso parte in una situazione dove, se dei torti sono stati subiti, altrettante compensazioni sono state comminate.

1) Perché nessuno ha fatto notare che il fallo da espulsione di Vidal, poco lucido in quanto infortunato – ma questa non è un’attenuante -, sia stato del tutto simile a quello commesso pochi minuti prima da Muntari, poi graziato con un giallo?
2) Perché un Galliani che prede male parole l’arbitro durante l’intervallo è considerato alla stregua di un fenomeno folcloristico, anzi, quasi lo si giustifica?
3) Perché nessuno fa notare che l’azione del gol annullato a Matri era di facile lettura per qualsiasi guardalinee. Matri è infatti chiaramente partito da dietro, la difesa era evidentemente schierata in linea, in corrispondenza della linea dell’area di rigore?
4) Come mai tutti a dire che se il Milan fosse andato sul due a zero la partita sarebbe stata chiusa. Può d’arsi, ma la Juve quest’anno ha dimostrato di non essersi mai persa d’animo, e nel secondo tempo è stata capace di fare due gol su azione, mentre il Milan ne ha fatto uno regalato da Bonucci, e un altro su azione confusa?
5) Nessuno fa notare che una Juve sul due a uno avrebbe messo una seria ipoteca sul campionato?
6) È vero, a livello di gioco il Milan ha dominato per 65 minuti, ma qualcuno ha notato che se si contano le occasioni da gol, buoni o meno che fossero, la Juve da questo punto di vista ha costruito di più?

Non c’è nulla da commentare, spero vada in vacanza cosi’ si rilassa un po’

Massimo MorattiMa si, facciamo gli spiritosi. Buttiamola sul ridere. Moratti che consiglia ad Andrea Agnelli di andare in vacanza… Fossi un tifoso dell’Inter starei li a ridermela di cuore.
Quel giovanotto di Andrea Agnelli convoca una conferenza stampa, dove dice che rivuole lo scudetto 2005-2006. Quello scudetto vinto sul campo dalla Juventus con 91 punti e successivamente assegnato in segreteria all’Inter, terza classificata a distanza siderale, dal suo ex consigliere di amministrazione.
Poi saltano fuori le telefonate che tutti conoscono (o per lo meno tutti gli Juventini che non hanno smesso di informarsi, e quindi togliamo dal gruppo Marco Travaglio), la juve presenta un esposto, Palazzi ci mette una anno a dire che anche l’Inter ha commesso qualche articolo 6 (illecito sportivo), salvo poi dire “peccato, è tutto prescritto”. Ad Abete non è sembrato vero, e così la FIGC decide di non decidere, si dichiara incompetente, e lascia le cose come stanno.
Ma Agnelli non si arrende. Chiede e pretende giustizia, riservandosi la facoltà di rivolgersi a tutti gli organi preposti. Anche alla giustizia ordinaria, se è il caso.
E che fa Moratti? Non ci pensa due volte e a sangue caldo se ne esce con una battuta fulminante: “Le affermazioni di Andrea Agnelli? Non c’è nulla da commentare, spero vada in vacanza cosi’ si rilassa un po’”.
Strano, a me quello nervoso non sembra Agnelli.
Comunque Moratti stia tranquillo. Anzi, continui pure a fare battute. Tanto alla fine ride bene chi ride ultimo.

La stanchezza…

Dopo due campionati di merda, detto in francese, una sorta di implacabile stanchezza mi impedisce di commentare i fatti della Juve.
La dirigenza si appresta ad affrontare la sessione estiva di calcio mercato con pochi soldi, tanti giocatori da vendere e che nessuno vuole, e pochi top player, per non dire nessuno, disposti a trasferirsi dalle parti di Torino per giocare la coppa italia e farsi allenare dall’ennesima scommessa.
Tempo fa mi imposi di scrivere almeno un post sulla Juve a settimana, o comunque dopo ogni partita. Ma come si fa?
Rimango e rimarrò juventino a vita fin nel midollo, ma chi me lo fa fare a perderci tutto questo tempo? Come vengo ripagato?
Anni fa si compravano campioni come Zidane e Zlatan e si pagavano due soldi. A sorpresa, senza che i giornali titolassero a nove colonne ogni progresso nella trattativa. Oggi un Aguero qualsiasi costa 45 milioni di euro, cash, e neanche ci verrebbe alla Juve, ma nonostante questo se ne parla tutti i santissimi giorni.
Personalmente spero in un autentico colpo di culo. Spero veramente che Pirlo resusciti, Ziegler e Lichsteiner si dimostrino non dico dei novelli Cabrini e Gentile, ma almeno dei nuovi Zambrotta e Torricelli, o anche De Agostini e Favero… Spero che arrivi uno qualsiasi tra Aguero, Tevez, Higuain, Pastore… ma se riuscissimo a tenerci Quagliarella e Matri sarebbe già grasso che cola. Magari un bel Nani o un Ribery sulla fascia, ma anche lì mi sa che ci dovremo accontentare di un Bastos qualsiasi.
Spero davvero in un autentico e improbabile colpo di culo, tale da farci arrivare almeno terzi. Da lì in poi le cose saranno più facili. Dovesse andar male, mi spiacerebbe veramente per Antonio Conte, al quale dico: “Prima di tornare alla Juve dovevi fartene comprare 3 o 4 buoni!!!”