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Carlo Lucarelli – Storie di bande criminali, di mafie e di persone oneste. Dai «Misteri d'Italia» di «Blu notte»

Avendo letto gli altri due libri della serie dedicata ai misteri d’Italia, trasposizione su carta del programma Blu Notte condotto su Rai 3 da Lucarelli, ho voluto completare la trilogia con questo terzo e al momento ultimo capitolo.

Le vicende narrate spaziano dalla quelle della malavita sarda alle imprese della banda della Magliana, dalla mafia trapanese alle ‘ndrine calabresi. La trasposizione è filologica, senza approfondimenti o digressioni, e chi ha visto tutte le puntate del programma televisivo difficilmente potrà trovare interessante la lettura delle stesse. Devo dire che la linea adottata da Lucarelli è la solita, ossia quella della prudenza. Non ci sono scoop, rivelazioni inedite, ipotesi. Ma Lucarelli l’ha sempre detto. Il suo intento non è quello di scoprire qualcosa di nuovo su vicende note, ma soltanto renderle fruibili al grande pubblico. E in questo si può dire che il suo intento è pienamente riuscito.

Giovanni Bianconi – Ragazzi di malavita

Grazie anche al successo del film Romanzo Criminale, basato sul libro omonimo scritto dal giudice Giancarlo De Cataldo, tutta una serie di libri inchiesta sulla Banda della Magliana hanno fatto la loro comparsa in libreria o sono stati ristampati. Ragazzi di Malavita di Giovanni Bianconi è uno di questi. Scritto una decina di anni fa e Basato principalmente su resoconti processuali, questo libro di facile lettura, non privo comunque di passaggi inevitabilmente pesanti, traccia un resoconto fedele di quello che hanno rappresentato per Roma e per l’Italia tutta una serie di personaggi appartenenti a quello che inizialmente poteva essere considerato il classico sottobosco criminale di una grande metropoli, ma che poi è cresciuto a dismisura fino ad assumere i connotati di una vera e propria associazione a delinquere di stampo mafioso.
Certo è che per chi ha letto Romanzo Criminale e ha visto il film di Michele Placido, viene difficile riuscire a scrollarsi di dosso tutte quelle sensazioni, romantiche e avventurose, che le due opere di fiction erano riuscite a trasmettere.
Si tratta di un testo utile per approfondire certe tematiche che, per motivi anagrafici (il sottoscritto in quegli anni si interessava a cose ben più futili, data la giovane età), geografici (i personaggi di spicco sono quasi tutti Romani di Roma) o per semplice distrazione o disinteresse non hanno seguito in presa diretta le imprese narrate da Giovanni Bianconi.
Un appunto: anche se nella copertina possiamo leggere “Il più documentato libro sulla Banda della Magliana”, si tratta in realtà di un importante riassunto di atti processuali. Forse alcune tematiche, alcuni collegamenti con i vari misteri d’Italia, eventuali approfondimenti sui protagonisti possono essere rintracciati su altri testi. Testi magari meno precisi… Ma forse più coraggiosi.