Archivio mensile:Ottobre 2008

KP500, nuovo touchscreen economico da LG


Come di consueto in tempi brevissimi, entro novembre al massimo, LG si appresta a lanciare un nuovo dispositivo touch screen. Si tratta del KP500, cellulare full screen dotato di schermo da 3 pollici con risoluzione 240 x 400 pixel, dimensioni di 106,5 x 55,4 x 11,9 mm. per 89 grammi di peso.
Basato su sistema operativo proprietario, a occhio e croce simile a quello del Samsung F480, il dispositivo può vantare le seguenti feathure: sensore fotografico da 3 Mpx, connettività GPRS/EDGE, Radio FM, accelerometro, espansione micro sd, visualizzatore documenti office, batteria da 900 mAh.
Il sistema di imput tattile può essere agevolato dall’utilizzo del pennino fornito in dotazione.
Peccato per l’assenza di connetività 3G e wi-fi, caratteristiche che lo collocano nella fascia bassa del mercato, nella quale può ambire a diventare il primo dispositivo full touch screen realmente economico (PDA Phone e chincaglieria cinese a parte).
A questo punto manca il prezzo. Trattandosi di un dispositivo nominalmente economico, non dovrebbe discostarsi troppo dai 200 €. Staremo a vedere.

Fonte: Telefonino.net

Recensione completa dell'HTC Touch Pro


Il sito cellulari.it pubblica una recensione completa dell’HTC Touch Pro, erede designato dei TyTN I e II.
La recensione è decisamente completa ed esaustiva, pertanto se siate interessati all’acquisto del gioiellino HTC vi consigliamo di leggerla con attenzione. Ciò che tuttavia ci ha spinto a citare l’articolo di cellulari.it è la conclusione che se ne trae: l’HTC Touch Pro, e lo diciamo con estrema convinzione, è davvero un piccolo gioiello, un concentrato di tecnologia avanti anni luce riaspetto ai suoi antenati diretti, i già citati TyTN I e II.
Eppure l’autore della recensione di cellulari.it giunge alla conclusione di aver avuto a che fare con un dispositivo vecchio, che “non porta sul mercato nulla di veramente nuovo”.
Che in quest’epoca egemonizzata dall’iPhone e dall’imminente G1 (per non parlare dei prossimi cameraphone da 8 Mpx) si possa considerare il Touch Pro qualcoasa di vecchio è sintomatico del fatto che i dispositivi succitati, soprattutto quello marchiato Apple, abbiano davvero dato una svolta ad un mercato che alla fine aveva bisogno di qualcosa di veramente nuovo e diverso, e non semplicemente “tecnicamente evoluto”. Anche perchè da questo punto di vista, ed in attesa dell’Xperia X1 di Sony Ericsson, il Touch Pro ha davvero pochi rivali.

Nokia presenta il 5800 XpressMusic "Tube"

Presentato finalmente in via ufficiale il tanto atteso 5800 XpressMusic, già noto come Nokia Tube. Del dispositivo, dalle dimensioni non particolarmente contenute, si conoscono ormai tutte le caratteristiche tecniche. Ciò che sarebbe interessante scoprire, a questo punto, è il prezzo. Secondo Telefonino.net dovrebbe aggirarsi intorno ai 335 €, tutto sommato abbastanza contenuto e in linea con la concorrenza. Più o meno quanto il Samsung F480, dotato di sistema operativo proprietario e risoluzione video inferiore ma con sensore fotografico da 5 Mpx (contro i 3,2 del 5800).
Di seguito un video promozionale che mostra alcune delle caratteristiche dell’interfaccia tattile che, lo diciamo subito, appare abbastanza convenzionale e non poco distante, tecnologicamente parlando, dalle innovazioni introdotte da Apple per il suo iPhone.

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Ferdinando Imposimato e Sandro Provvisionato – Doveva Morire

Libro intervista, ricco di spunti e documenti, questo “Doveva Morire” parte da un presupposto finalmente diverso dagli altri saggi che si sono occupati della vicenda Moro. Non cerca nuove scottanti verità e non avanza ipotesi basate su congetture o su nuovi elementi. Semplicemente raccoglie e sintetizza tutto quello che è emerso dopo anni di indagini processuali sulla vicenda Moro, traendone la conclusione oggetto del titolo: Aldo Moro doveva morire. A prescindere da tutto. Dalla tanto decantata intransigenza delle istituzioni di fronte alle richieste dei brigatisti. Dalla presunta volontà (ridicola) di non mettere in pericolo la vita dell’ostaggio. Dall’obiettivo di non far sprofondare il paese in un periodo di pericolosa incertezza. Dalla tutela delle forze di polizia, per i quali la prospettiva di dover liberare i brigatisti da loro catturati avrebbe potuto fiaccarne il morale.
Aldo Moro doveva morire perché così faceva comodo a tutti. E in questo libro vengono fatti nomi e cognomi di chi, in un modo o nell’altro ha influito negativamente nella gestione del sequestro.