Il punto sull'iPhone 3G

Come ormai sanno anche le pietre, dall’11 luglio, in Italia e nel resto del mondo, è possibile acquistare il tanto atteso iPhone 3G. A cinque giorni di distanza le impressioni, le prove e le analisi hardware e software pubblicate nei vari siti internet sono davvero tante. Proviamo a fare un po’ di ordine.
A pochi giorni dalla sua commercializzazione, gli iPhone venduti sono già più di un milione. Sono emersi alcuni difetti, il più fastidioso dei quali consiste in una tendenza alle tonalità gialle dello schermo. Il difetto pare sia stato risolto grazie ad un aggiornamento del software, non immediatamente disponile come tale, ma installabile tramite la funzione di ripristino del software di iTunes. Nel frattempo pare che qualche hacker Brasiliano sia riuscito a sbloccare il nuovo melafonino. Il che non serve graché, visto che in Italia lo si può acquistare già sbloccato e pronto ad accettare qualsiasi sim. Attenzione, se utilizzato con una sim TRE, è impossibile impostare la sola navigazione 3G, pertanto in caso di roaming su rete GRPS (l’edge non è disponibile) andrete a pagare un bel po’ di quattrini.
Sembra che gli accessori compatibili con la prima versione di iPhone non lo siano, o almeno non tutti, con la nuova versione. Questo pare possa dipendere dal fatto che nell’iPhone 3G la ricarica della batteria sia possibile esclusivamente tramite USB, e non anche con la Firewire della prima versione.
Alcune software house stanno lavorando su navigatori software veri e propri da installare sull’iPhone, anche se pare che alcuni problemi derivino dalle scarse dimensioni dell’antenna GPS di quest’ultimo. Apple ha immediatamente smentito tale informazione. A loro giudizio le dimensioni dell’antenna GPS dell’iPhone sarebbero del tutto adeguate.
Stroncature invece per il sensore fotografico da due Mpx, senza autofocus, zoom, flash e stabilizzatore. E soprattutto senza la possibilità di girare brevi filmati (a meno che non si utilizzino software di terzi, peraltro già disponibili).
Sembrano decisamente migliorate le performance nella riproduzione video, Youtube compreso. Particolarmente resistente il vetro antigraffio dello schermo, che in un video ripreso da diversi portali sembra non risentire del passaggio forzato delle chiavi.
In fine, con il browser Safari sono decisamente migliorate le performance in virtù della disponibilità della connessione HSDPA. Rimangono tuttavia bloccate alcune possibilità quali il download di file e programmi e la visualizzazione di filmati flash (strano abbastanza strano il fatto che Adobe non ci abbia ancora lavorato)

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