Divenuto un personaggio di fama internazionale grazie al libro Risvegli, dal quale è stato tratto il bellissimo film con Robert De Niro e Robin Williams, di questo celebre neurologo britannico avevo letto soltanto “L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello”, interessante compendio di curiose situazioni clinico psichiatriche, dove si racconta come varie forme di patologie neurologiche determinino nei pazienti comportamenti bizzarri e singolari. Pazienti che vengono descritti dall’ottima mano di Oliver Sacks come dotati di un’umanità e un’intelligenza fuori dall’ordinario.
Sacks suddivide il saggio in 15 capitoli nei quali descrive le situazioni cliniche o fisiologiche per cui è possibile soffrire (o godere…) di vari stati allucinatori, mono o pluri-sensoriali.
Si descrivono pertanto allucinazioni causate da malattie neurologiche, deprivazioni sensoriali, uso o abuso di sostanze, stimolazioni indotte artificialmente o derivanti da disagio mentale. Si passa da semplici apparizioni alla visione di veri e propri mondi paralleli o virtuali nei quali i pazienti trascorrono più o meno attivamente la loro vita allucinata. Storie curiose, e mai scadenti nel compassionevole, di persone che si trovano a dover gestire le proprie allucinazioni e a vivere giocoforza con esse. Il tutto viene raccontato con un linguaggio semplice e alla portata di chiunque.
E fin qui ho cercato di recensire il libro in termini scientifici (sperando di non aver esagerato con le castronerie). Questo libro ha tuttavia un’altra chiave di lettura [attenzione: spoiler!], decisamente più intrigante, per cui si postula che tutte le manifestazioni metafisiche o religiose abbiano in realtà una spiegazione clinica. Sono, sostanzialmente, nulla più che allucinazioni.
Pertanto, o siete cristiani attrezzati (o seguaci una qualsiasi dottrina religiosa), e affrontate questa lettura consci del fatto che la vostra Fede non potrà essere intaccata da nessuna spiegazione scientifica, oppure correrete il rischio di trovare in questo scritto delle spiegazioni plausibili a qualsiasi fenomeno trascendente, che potrebbero rafforzare in voi – fino a un punto di non ritorno – quei dubbi che vi impediscono di credere con pienezza e coscienza in “qualcosa”, che si tratti di Dio, Buddha, Giove o quant’altro.
E potrebbe non essere piacevole.