Solita lezione di realismo

Non si sa ancora come andrà a finire il campionato. Io scommetterei sul Milan: quattro punti di vantaggio sono tanti, luoghi comuni a parte (“Il campionato è ancora aperto”, “Non mollare mai”, “Il Milan fa la Champion”, e via ovviando), soprattutto se a doverli gestire è il Milan attuale e non quello di fine 2011. In più la Juve ha uno dei suoi soliti problemi psicologici. L’anno scorso era quello di non riuscire a non perdere, quest’anno invece di non riuscire a metterla dentro. Alla Juve hanno bisogno di psicologi, ma di quelli bravi. Matri non può aver disimparato a fare gol, Krasic non può essersi dimenticato come si corre palla al piede, Elia non può aver perso per strada il senso di orientamento e Borriello come ci si smarca…
Detto questo, anche quest’anno iniziamo con le solite indiscrezioni di mercato, che fanno vendere copie ai giornali, visite ai siti internet, minuti di trasmissione a Studio Aperto, e forti nausee ai tifosi juventini realisti.
Inutile continuare a parlare di Gonzalo Higuain o, addirittura, di Benzema. Si finirebbe come l’anno scorso per Aguero. Quelli alla Juve non ci vengono, punto.
Più realistico il discorso Giuseppe Rossi, ma se ragioniamo sulle difficoltà che sta attraversando Quagliarella a riprendersi dall’infortunio patito lo scorso anno o, tornando indietro nel tempo, all’anno e mezzo che ci mise Del Piero a riprendersi dal suo infortunio storico (secondo me pienamente superato dopo tre anni, a maturità raggiunta), sarebbe un rischio eccessivo puntare su un potenziale fuoriclasse (?) non ancora definitivamente esploso.
Senza dirlo troppo in giro, per non scatenare l’Inter – specializzata in operazioni di disturbo nei confronti della Juve, tanto da comprare il finto obiettivo Guarin, infortunato e impossibilitato a fare la Champion -, punterei deciso di Dzeko, in prestito e con riscatto prestabilito. Dezeko è un giocatore che, due anni fa valeva 35 milioni di euro. Potenzialmente li vale ancora, ma il suo score, negli ultimi due anni, ha presentato gravi lacune. Lo prenderei in prestito oneroso da qualche milione di euro e poi imposterei due soglie per l’eventuale riscatto. Se si conferma il campione che è, 30 milioni li vale, altrimenti, in caso di scarso rendimento, non andrei oltre i 20 milioni (e sarebbero tanti, magari negozierei al ribasso).
Per il centrocampo rischierei di confermare quello attuale, rincalzi compresi. Se Giovinco (più attacco che centrocampo) accetta il posto da precario, proverei a riscattarlo. Poi se lo merita gioca sempre, altrimenti potrà diventare il dodicesimo titolare. Servirebbe un giovane con le caratteristiche di Pirlo, e non so se ce ne siano in circolazione. Peccato per l’età, perché altrimenti farei un pensierino per Seedorf. Naingolan è un buon giocatore – potenziale campione – ma ho l’impressione che rischieremmo di pagarlo tanto, troppo. Mascherano infine, ingaggio esorbitante a parte, sarebbe un rischio ma potrebbe rivelarsi un giocatore su cui puntare (ma dubito che abbia voglia di trasferirsi a Torino, sempre che non si vinca lo scudetto).
Difesa. Va bene così, Bonucci a parte, che venderei o presterei all’estero (potrebbe tornare in futuro forte come Barzagli), anche se sarebbe veramente completa con un terzino sinistro davvero forte. Mi viene in mente il solito Kolarov, forse troppo caro per le casse Juventine. Proverei il prestito oneroso, difficile e quasi impossibile, ma non si sa mai. Anche un terzo difensore centrale (oltre ai confermatissimi Barzagli e Chiellini), abile nell’impostazione di gioco, non guasterebbe. Su due piedi mi viene in mente Astori, ma qui mi rimetto al fiuto di Marotta e Paratici.

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