Quando Moratti vede “cose strane”

Provate a fare una ricerca su google. Massimo Moratti ha fatto riferimento decine di volte al fatto che, secondo lui, nel campionato di calcio “accadono cose strane”. Il che è anche vero. Ieri ad esempio Cambiasso si è beccato una sola giornata per un fallo indecente su Giovinco. È vero che si è scusato, ma questo è il minimo. Quel fallo, del tutto immotivato, meritava parecchie giornate di squalifica.
Invece di giornate di squalifica ne ha presa una soltanto. Questa è una cosa veramente strana.
Sono sicuro che dietro non ci sia nessun tipo di complotto, ma soltanto il solito buonismo verso l’Inter. Per dirla con quello che è ormai diventato un luogo comune, se il fallo l’avesse commesso un calciatore della Juve, la stampa sarebbe insorta e le grida invocanti giustizia si sarebbero sentite per l’intero globo terraqueo. E la squalifica, tanto per cambiare, sarebbe stata esemplare.
All’andata, pur vincendo a Torino, Moratti ebbe modo di lamentarsi, facendo riferimento alle solite “cose strane” riguardo la mancata espulsione di Lichsteiner, già ammonito, per un fallo commesso sul finire del primo tempo. Ci pensò Conte, senza fare troppo rumore, a “squalificare” lo svizzero relegandolo in panchina per qualche partita. Chissà perché questa volta non parla di “cose strane”.
Ma noi Juventini ci siamo abituati. Queste cose sono sempre successe e sempre accadranno. E poi qualche volta è perfino piacevole avere a che fare con la frustrazione altrui.

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