Tullio Avoledo, Furland®

Strano esperimento questo Furland®, di Tullio Avoledo. Mi è piaciuto? Direi che si lascia leggere. Ha dei difetti? Alcuni, a mio modo di vedere, ma trascurabili. Allora da cosa deriva questa mia perplessità? Forse dal fatto che dall’autore de La Ragazza di Vajont, Mare di Bering, L’Elenco Telefonico di Atlantide, Lo Stato dell’Unione e Chiedi alla Luce mi aspetto soltanto dei capolavori, e non dei divertissement di altro tipo. Tuttavia, a ben vedere, anche in Furland® troviamo alcuni ingredienti tipici della produzione Avolediana. La distopia, la tendenza a immaginare società totalitarie, la deriva fascista, personaggi forti e cinici e dalla moralità ambigua. Ingredienti che nel caso di Furland® virano verso il grottesco, la satira, l’invenzione letteraria.
La trama in breve: grazie a una sorta di colpo di stato indipendentista, organizzato da Vittorio Volpatti, un politico tanto visionario quanto reazionario, il Friuli ottiene l’indipendenza dall’Italia. Ad un primo bagno di sangue, che fa piazza pulita di immigrati, regolari o clandestini, oppositori e soggetti indesiderabili, segue la creazione di una sorta di parco giochi un po’ Westworld un po’ Gardaland, grande quanto l’intero nuovo stato, dove le attrazioni destinate agli “onorevoli visitatori” consistono nella messa in scena di fatti e avvenimenti storici, di epoche diverse, che abbondano in dettagli macabri e sinistramente realistici. Furland® di Tullio AvoledoIl Furland® diviene così uno stato economicamente florido, supportato da capitali e investimenti dei magnati della new economy alla Elon Musk. In questo disegno grottesco si inserisce una variabile impazzita. I sabotaggi e gli attentanti messi in opera da un terrorista mascherato da Zorro rischiano di compromette la tenuta del delicato equilibro sul quale si regge il Furland®. L’incarico di indagare su tali avvenimenti viene dato al protagonista principaleFrancesco Salvador, che nel Furland® interpreta il ruolo di un militare del Kosakeland , la repubblica indipendente creata nell’alto Friuli durante la seconda guerra mondiale dai cosacchi alleati dei nazisti.
Furland® è il romanzo meno introspettivo e più ricco di dialoghi scritto da Avoledo, il quale per una volta cerca di dare una connotazione dichiaratamente comica, o satirica, a tutta la vicenda. Esperimento non del tutto riuscito. Ad Avoledo non manca certo il sense o umor, anche se nelle sue opere precedenti veniva declinato in una sorta di malinconico cinismo con venature sarcastiche. Le situazioni e i dialoghi vagamente comici costruiti per Furland®, benché al solito scritti ottimamente, mancano di spontaneità.
Insomma, una lettura veloce, a tratti piacevole, ma che sembra scritta da qualcun altro.

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