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Previsioni apocalittiche per il 2019

previsioni apocalittiche per il 2019
Alle prossime Europee Salvini farà il pieno dei voti, e cercherà di mettere alle corde il m5s, chiedendo l’impossibile. Da qui l’inevitabile crisi di governo, che avverrà prima dell’entrata in vigore del reddito di cittadinanza (non per nulla Di Maio lo vorrebbe operativo prima delle elezioni, ma vedrete che gli “alleati” faranno di tutto per ostacolarlo).
Dopo la crisi, ci sarà un biforcazione temporale con due futuri alternativi:
Futuro “Mi fa male il didietro”: Salvini farà il pieno anche alle inevitabili elezioni legislative di inizio giugno (Mattarella proverà a creare un governo di legislatura con m5s e PD, ma questi ultimi si taglierebbero le palle per fare un dispetto alla moglie, quindi…). Grazie all’apporto dei gruppuscoli di destra (Casa Pound, Forza Nuova, Cacciatori e Forza Italia), Salvini potrebbe riuscire a formare un governo nazi-fascista i cui primi provvedimenti sarebbero: a) cittadinanza degli stranieri legata al lavoro… gratuito, in pratica la reintroduzione dello schiavismo; b) non si conosce il destino degli stranieri che non accetteranno le nuove misure di integrazione, ma andranno tutti in vacanza da un giorno all’altro, senza avvisare e lasciare un recapito… c) Pensioni, stipendi della pubblica amministrazione, tasse e sovvenzioni saranno legate al PIL delle regioni, quindi il Sud se ne può tranquillamente andare affanculo; d) Introduzione di due monete alternative all’euro: lo Sgheo, che avrà valore soltanto nelle regioni col PIL di cui sopra; la Lira, stampata in rotoli a due veli e in pacchi da sei, per tutti gli altri.
Futuro “Tentiamo la sorte”: In qualche modo Mattarella riesce a convincere il PD a sostenere un governo a maggioranza m5s, che però il tempo di una mozione parlamentare e viene affondato da franchi tiratori e cecchini armati di doppietta. Si va alle elezioni a fine giugno e si ritorna all’altro futuro.
In ogni caso, buon 2019 a tutti… e fate scorta di vasellina.

Neolingua

Io una cosa non riesco proprio a capirla: per quale motivo nei media il termine “migrante” ha sostituito quello più corretto di “profugo”? Questi disperati che scappano dalle guerre e dalle dittature, attraversando il mare su mezzi che a malapena galleggiano, sono profughi. PROFUGHI. Per caso il termine “profugo” contiene in se una qualche accezione negativa? O forse il termine migrate serve a far apparentare i profughi, in maniera subliminale, ai nostri connazionali emigrati a cavallo tra i due secoli e nel primo dopoguerra (e questo in maniera del tutto consapevole e con una certa dose di paraculaggine, senza necessità di scomodare complotti occulti)? Se la risposta è questa, dubito il risultato finale sia quello sperato. L’intolleranza si combatte con la cultura e con serie politiche di integrazione. Per la cultura ci vogliono decenni, e il tempo stringe. Per serie politiche di integrazione, invece, non voglio dire che bisogna dare la cittadinanza, una casa e un lavoro ad ogni persona che sbarca sulle nostre spiagge. No, questo non è possibile. L’integrazione la si costruisce in modo armonico, di concerto con gli altri paesi europei. E se gli altri paesi europei se ne infischiano, non si fa spallucce, ma si combatte per una politica di condivisione dell’emergenza che soltanto con personalità autorevoli, e non con cazzari e indossatori di felpe, si può sperare di portare avanti.

Marco Pantani

marco pantaniOra: che il Pirata Marco Pantani sia stato ucciso, e non si sia suicidato, è una possibilità che sorprende molti, ma tutti, e il fatto che le indagini siano state riaperte non fa che dar ragione a tutti quelli che per qualche motivo la pensavano in un altro modo, ossia diversamente rispetto a quanto emerso dalla fin troppo rapida chiusura delle indagini. Personalmente, negli anni ho avuto modo di seguire la vicenda, e ho creduto fin da subito all’ipotesi che potesse trattarsi di un omicidio. Faccio fatica invece a credere che l’omicidio possa avere una matrice massonica/rosacrociana (c’è chi parla anche di questo), così come legato esclusivamente agli ambienti criminali che gravitano intorno allo spaccio di stupefacenti. Possibile che la verità stia nel mezzo: forse Pantani dava fastidio, aveva minacciato di vuotare il sacco, e qualcuno che gli ronzava intorno è stato assodato per farlo fuori definitivamente.
Mi da invece fastidio chi, pur credendo alla tesi omicida, sminuisce la faccenda additando Marco Pantani quale meritevole di tal sorte. Ho letto un articolo dove ci mancava poco che il giornalista scrivesse: “Chi se ne frega se si è suicidato o è stato ucciso. Era un drogato imbroglione e ha fatto la fine che si merita”.
No. Nessuno merita quella fine. Marco Pantani si è drogato, si è dopato, ha imbrogliato. Poteva essere un campione normale in un mondo di dopati, senza grosse vittorie sulle spalle, e invece ha deciso di diventare un grande campione ricorrendo al doping. E questo è sbagliato, tremendamente sbagliato. Ma una madre, sua madre, merita di sapere se il figlio è stato ucciso o si è suicidato. Merita di vedere i colpevoli dietro le sbarre. Perché Pantani sarà stato pure un dopato, un tossico, un imbroglione. Ma era un uomo, certamente debole, travolto dal mondo malato di cui faceva parte. E chi è senza peccato scagli la prima pietra.

La questione ufologica

La questione ufologica“Siete veramente così presuntuosi da credere d’essere le uniche forme di vita nell’universo?”. Quante volte l’ho sentito dire? Nessuno scienziato1 (sano di mente) mette in dubbio la possibilità (sottolineo: POSSIBILITÀ, non certezza) che altre forme di vita possano essersi sviluppate al di fuori della Terra, anche soltanto per una semplice questione statistica. Più difficile è che tali forme di vita abbiano sviluppato l’intelligenza come noi la intendiamo. Per quanto mi riguarda un essere intelligente è colui il quale si dimostra capace di progettare, realizzare e sfruttare una qualche forma di tecnologia, come la ruota, ad esempio. E qui le cose cominciano a farsi più complicate. Non fosse stato per un meteorite bello grosso, con molta probabilità i mammiferi sarebbero rimasti dei piccoli roditori, e i dinosauri avrebbero continuato a prosperare, ma non necessariamente a evolversi. Si può dire pertanto che la vita intelligente si sia sviluppata sulla Terra per puro caso. E su questo ci si può anche scornare, se non altro l’oggetto del contendere ha una valenza scientifica, per quanto puramente speculativa. Ben diverso è se la domanda te la fa uno che crede negli UFO. Benché affascinato da tematiche ufologiche, non ho ancora trovato nessun video, pubblicazione, testimonianza o racconto relativo a avvistamenti di UFO, alieni e affini che non sia facilmente smontabile usando il Rasoio di Occam (o il semplice buonsenso). Come dire: ci spero ma non ci credo. Eppure, per tornare al discorso iniziale, ogni volta che dichiaro il mio scetticismo sulla questione ufologica, salta fuori il solito filosofo che pronuncia la domanda posta a inizio articolo, dove l’essere presuntuosi non c’entra assolutamente nulla. È possibile che in qualche pianeta di una galassia lontana o su Alfa Centauri si siano sviluppate amebe giganti che si nutrono di uranio, ma difficilmente verrete a saperlo. Tuttavia la possibilità c’è. Sul fatto poi che queste si prendano la briga di costruire astronavi intergalattiche o interstellari, alimentate con chissà quale forma di energia, capaci di superare la velocità della luce2, per poi planare sulla Terra di nascosto, schiantandosi un po’ ovunque3, e si divertano a rapire i terrestri per chissà quale motivo4, bé, faccio molta fatica a non consideralo uno spunto per un racconto si SF, peraltro abusato. Continuate pertanto a darmi del presuntuoso, non mi offendo mica. Nel frattempo sarei felice d’essere smentito.

1 Sono anche abbastanza presuntuoso da dover specificare che no, non sono uno scienziato… 🙂
2 O di bypassarla attraverso i wormhole, che tutti sono bravi a teorizzare, ma che nessuno ha la più pallida idea di come realizzare e gestire.
3 ci sono tante di quelle testimonianze di UFO Crash sparse nel mondo che il sospetto è che i dischi volanti li fabbrichino degli omini verdi pagati in nero e con poca voglia di lavorare.
4) Per mangiarli? per ingravidarli? per schiavizzarli? ma non era più semplice costruire dei robot che provvedessero a tutti questi bisogni?

I soliti moralisti…

Nel Fatto Quotidiano è stata ripresa una battuta da spinoza.it, che come molte battute intelligenti ha un duplice significato, comico e drammatico. La battuta è questa:

“Lo smantellamento della Costa Concordia darà lavoro a migliaia di persone. Finora Schettino ha fatto più di Renzi.”

Ovviamente sono insorti i soliti moralisti: “Vergogna, schettino ha causato 32 vittime!”

Vogliamo parlare dei suicidi causati dall’inerzia sul fronte del rilancio dell’economia?

Una storia italiana.

soldi-jpg-crop_displayL’Ing. Rossi nacque in una famiglia di poveri contadini dediti al lavoro. Tuttavia, grazie allo studio, l’impegno e una massiccia dose di testardaggine riuscì a laurearsi e ad avviare la sua piccola attività. Grazie alla creatività sua e dei suoi collaboratori, alle giuste alleanze e a un po’ di fortuna, l’attività crebbe a dismisura, fino a raggiungere una dimensione planetaria.
Certo, in un modo o nell’altro dovette cedere ad alcuni compromessi, soprattutto con i politici, sempre più ingordi, e persino con la malavita, che in cambio della sua “protezione”pretendeva di partecipare al banchetto.
L’Ing. Rossi per nulla al mondo avrebbe voluto rinunciare a quello status di privilegiato che era riuscito a costruirsi, e mai e poi mai avrebbe accettato di sacrificare i suoi dipendenti, per i quali aveva contribuito ad assicurare benessere e prosperità, e se il prezzo da pagare era questo, allora avrebbe pagato…
Nonostante questi problemi gli affari continuavano ad andare bene, anche se, ingrandendosi, dovette ridurre premi e regalie concessi forse con troppa spavalderia ai suoi dipendenti. I quali, tutto sommato, continuavano a ricevere salari adeguati. Purtroppo alcuni di loro trattenevano una parte della produzione, da rivendere poi sottobanco per potersi permettere qualche sfizio. L’Ing. Rossi tollerava questi comportamenti: i suoi dipendenti dovevano rimanere tranquilli, per non rischiare di vederseli sottratti dalla concorrenza.
Ma il fatturato iniziò inesorabilmente a contrarsi.
La produzione viaggiava sempre a pieno ritmo, ma i fidi e i prestiti concordati con le banche crebbero negli anni, e da strumento utile per garantire liquidità di breve durata divenne il modo più facile per continuare a elargire stipendi gonfiati, bustarelle, accordi sottobanco…
Finché il debito divenne talmente imponente da superare il fatturato stesso. A quel punto concorrenti, fornitori e clienti dell’Ing. Rossi decisero di passare all’attacco, e nonostante avessero stretto con lui una serie di accordi di collaborazione e scambio, gli imposero di ristrutturare il debito, e per far questo fecero pressioni sulle banche, le quali, a loro volta, rischiavano di non vedersi restituire i soldi prestati.
L’ing. Rossi costrinse alle dimissioni l’Amministratore Delegato, che da vent’anni guidava la sua Impresa. In realtà proprio l’Amministratore Delegato, insieme a quelli che l’avevano preceduto, è stato uno dei più grandi artefici della distruzione dell’azienda. Non solo, per garantire il suo posto aveva lasciato che i dipendenti rubassero senza farsi troppi problemi, ben più di quanto l’Ing. Rossi era disposto a tollerare.
Una volta liquidato senza troppi complimenti l’Amministratore Delegato, le banche, d’imperio, imposero un loro uomo a capo dell’azienda, e questi si impegnò, senza illustrare il progetto ai dipendenti, in un immane progetto di ristrutturazione: dimezzare l’indebitamento in vent’anni, utilizzando tutti gli utili, tagliando gli stipendi, licenziando dipendenti o mandandoli in pensione anticipata senza versargli i contributi, vendendo rami d’azienda (anche strategici) ai concorrenti…
Durò poco, così come durarono poco gli altri due Amministratori Delegati, che incredibilmente mantennero gli impegni presi dal suo predecessore…

Epilogo
L’Ing. Rossi, ormai vecchio, si arrese: il suo cuore, indebolito, cedette e la sua impresa, alla fine, venne divorata dai concorrenti, che fecero carne da macello della forza lavoro, la quale, alla fine, imbracciò le armi…

L’Ing. Rossi, se non l’avete capito, è l’Italia…

Ucraina: semplici considerazioni da bar

“Ispirato” dal commento di un amico su Facebook, provo a dire la mia su quanto accaduto in questi giorni in Ucraina. Faccio un semplice parallelismo con la vicenda riguardante l’indipendenza del Kosovo. Bene, allora gli Stati Uniti, la Nato e la comunità internazionale intervennero in difesa di una regione che storicamente è sempre appartenuta alla Serbia (la quale, apprendo leggendo un po’ qui e un po’ la, vi affondava le proprie radici storiche), e che negli anni venne colonizzata dagli albanesi. Si disse che la Serbia, per mano delle armate di Milosevic, stesse massacrando la popolazione kosovara, e pertanto si intervenne per difendere dei civili inermi. Peccato che l’intervento venne fatto bombardando Belgrado (storicamente una delle principali capitali europee), dove persero la vita 5.500 civili, e non si tenne conto del fatto che, in Kosovo, operavano armate di terroristi kosovari organizzati in bande con struttura paramilitare, che a loro volta vessavano la minoranza serba. Quelle stesse bande, oggi, hanno fatto da terreno fertile a una delle più spietate mafie operanti nell’est europeo, specializzate nel traffico di armi, prostituzione e droga.

Una volta vinta guerra dalla coalizione occidentale, al Kosovo venne concessa l’opportunità di chiedere e ottenere l’indipendenza, subito riconosciuta senza se e senza ma.
Bene, per la Crimea si stanno usando da parte occidentale criteri totalmente opposti! Certo Putin non sarà uno stinco di santo, così come non lo è stato Yanucovich (che comunque è stato eletto democraticamente, e poco democraticamente è stato rovesciato dalla piazza), ma a ben vedere il referendum in Crimea ha basi e motivazioni ben più solide rispetto all’indipendenza kosovara. Innanzi tutto le popolazioni in crimea sono sempre state in maggioranza russofone. Addirittura la Crimea stessa faceva parte della Russia fino al 1954, quando venne ceduta all’Ucraina da un Chruščёv forse un po’ alticcio. Infine, il referendum che si è tenuto nei giorni scorsi, ha visto la presenza di 150 osservatori internazionali, che ne hanno certificato la regolarità. Certo, i carri armati Russi stonano non poco rispetto a tutto il resto, ma ciò che preme far notare è il solito sistema dei due pesi e due misure nella politica internazionale statunitense. Per i quali, forse, l’avere a che fare con potenze economiche, politiche e militari che ne possano intaccare la leadership mondiale, può far bene prima di tutti a loro stessi, anche se spesso non se ne rendono conto…

Due miliardi di nuove tasse

La verità, impossibile da smentire, è che la nuova legge finanziaria prevede due miliardi di nuove tasse per famiglie e imprese. Altro che cambio di rotta, riduzione del cuneo fiscale, buon padre di famiglia… Se Confindustria e CGL arrivano ad avanzare grossomodo le stesse critiche nei confronti dei provvedimenti presi dal governo, evidentemente qualcuno a Palazzo Chigi non è riuscito nell’ennesimo tentativo di prenderci per il culo, scusando il francesismo, e quel qualcuno è il nostro premier letta (nipote). Dice il vero quando afferma che lui non è Babbo Natale, infatti è esattamente il contrario. Lui è quello che mette le mani direttamente nei nostri portafogli (lui o il suo esecutivo, non fa molta differenza), tramite l’imposizione di nuove tasse, che poi servono in parte a foraggiare quelle lobby che sostengono il suo esecutivo.
Letta (uso la L maiuscola soltanto perché a inizio frase) sa che nel 2014 ci saranno nuove elezioni, inutile stare a girarci intorno, e sembra fare di tutto per contenere il PD entro i valori delle elezioni del febbraio scorso, in modo da riproporre con il presidente della repubblica (Napolitano se nel 2014, o un Amato qualsiasi nel 2015) le solite larghe intese, con magari qualche ancora di salvataggio a un B. nuovamente legittimato a sopravvivere e tirare a campare… in attesa della prossima sentenza.
Anche perché con un po’ di coraggio, che mai avrà, il PD di Renzi (altro segno che in italia il berlusconismo non è tramontato) rischierebbe di giocarsi da solo le elezioni con il m5s, tagliando fuori dai giochi Nuovo Centro e soprattutto Forza Silvio. Ma il nipote di suo zio, in comunione d’intenti con l’ex comunista novantenne, tutto questo evidentemente non potrà mai permetterlo…

Il 2 per mille…

Il finanziamento del 2 per mille da devolvere con la dichiarazione dei redditi ai nostri amati partitini, è chiaramente fuorilegge, e probabilmente anticostituzionale, perché contravviene il principio fondamentale del voto segreto. D’ora in avanti, visto che la dichiarazione dei redditi è pubblica, chiunque può sapere per chi voto, oppure chiedermi perché non ho devoluto il 2 per mille a nessuno. Immaginate un datore di lavoro che vuole nella sua azienda esclusivamente dei dipendenti appartenenti a un certo schieramento politico: d’ora in avanti potrà farlo attraverso le dichiarazioni dei redditi. Oppure, l’imprenditore che vuole “appoggiare” un determinato schieramento politico, può costringere i propri dipendenti a devolvere il 2 per mille sotto sua indicazione. E nell’amministrazione pubblica, da sempre “politicizzata”, pensate che non verrà utilizzato questo nuovo, utilissimo strumento? Scusate la domanda inopportuna, ma non facevate prima a dichiarare la soppressione dei diritti civili e l’instaurazione della dittatura?

Ne vedremo delle belle…

Mi è capitato più di una volta, su facebook e nei blog del fatto quotidiano, di fare questa sparata: “Quando le forze dell’ordine sfileranno accanto ai manifestanti, ai politici gli si stringerà il buco del culo…”. Non siamo arrivati ancora a questo punto, ma ieri è successo qualcosa di inconsueto. Il gesto simbolico di levarsi il casco ha voluto dire: “Questo è soltanto l’inizio”. Ne vedremo delle belle…